Preparazione al matrimonio

In seguito trovate alcune indicazioni generali per la Diocesi di Roma che vi saranno molto utili per capire come muovervi nei preparativi del Sacramento del Matrimonio. La regola d’oro è sentire quanto prima il proprio parroco, anche prima di prenotare la chiesa e il ricevimento, vi aiuterà a non rendere le cose più complicate di quanto non siano.

Se pensate di sposarvi nella nostra parrocchia, tenete presente che non è possibile prenotare la domenica e nemmeno i giorni di precetto festivo;  questa difficoltà si presenterà in quasi tutte le chiese che sono parrocchie. 

Per un primo contatto con il parroco potete scrivere una email a info@psanjosemaria.it e sarà lui a contattarvi telefonicamente. Oppure potete chiedergli un appuntamento dopo la messa domenicale.

VICARIATO DI ROMA

Ufficio Matrimoni

Innanzitutto, auguri per il matrimonio!

Brevi indicazioni sulla pratica prematrimoniale…

… una premessa importante…

cari sposi, le presenti indicazioni sono state pensate per aiutarvi a chiarire solo alcuni dubbi iniziali, restando ovviamente dei semplici orientamenti generali: per capire bene quali sono i documenti da produrre, e le procedure da seguire per la vostra situazione, sarà invece fondamentale parlare con il vostro parroco!

COS’È LA PRATICA MATRIMONIALE, DOVE SVOLGERLA, QUANTO DURA, QUANDO INIZIARLA

La pratica matrimoniale consiste nella raccolta dei documenti e delle informazioni necessarie perché il matrimonio concordatario possa essere celebrato validamente e, successivamente, registrato negli appositi registri religiosi e civili. La pratica può essere svolta o nella parrocchia di uno dei due nubendi o, in casi particolari (es. inserimento nei gruppi parrocchiali), in altra parrocchia.

Se vivete a Roma e avete deciso di sposarvi a Roma (nella vostra parrocchia o in un’altra Chiesa autorizzata), il primo passo da compiere è quello di recarsi in parrocchia e chiedere informazioni per la frequentazione del corso prematrimoniale: il corso vi aiuterà a scoprire/approfondire la bellezza del matrimonio cristiano. Se siete cittadini stranieri domiciliati a Roma, chiedete al vostro parroco.

Il parroco a cui dovete fare riferimento è quello della parrocchia nel cui territorio è sita la vostra abitazione, e cioè quello del vostro domicilio, indipendentemente dal luogo della vostra residenza civile; sarà a lui che dovrete rivolgervi per ricevere tutte le informazioni riguardanti le nozze, non ultimo per orientarvi circa la data del matrimonio: in alcuni periodi dell’anno, come ad esempio la quaresima, nella Diocesi di Roma è proibito celebrare il matrimonio.

Nel caso in cui abbiate scelto per le nozze una chiesa monumentale del centro storico di Roma, sarà sempre il parroco che firmerà “l’attestato di presa visione”, che vi verrà consegnato dal Sacerdote Responsabile della chiesa da voi scelta all’atto della prenotazione.

Dopo il corso prematrimoniale (si può fare anche in una parrocchia diversa da quella di appartenenza) si inizierà la pratica prematrimoniale, che è invece l’indagine -contestualmente alla raccolta dei documenti civili e religiosi -con cui il parroco, a nome della Chiesa, vi accoglie e vi autorizza alla celebrazione del matrimonio. Tale pratica prematrimoniale deve cominciare non prima di sei mesi dalla data delle nozze, poiché alcuni documenti hanno tale validità.

Solo al termine della pratica matrimoniale il Parroco vi invierà in Municipio con il modulo di richiesta (chiamato modello dieci), da farsi alla Casa comunale, per le pubblicazioni civili. Ottenuto poi il certificato delle avvenute pubblicazioni civili, lo consegnerete al Parroco che vi segue per la pratica prematrimoniale. Contestualmente il Parroco effettuerà le pubblicazioni canoniche nelle parrocchie di appartenenza.

Il Parroco, contestualmente alla procedura presso il Comune per le pubblicazioni civili, effettuerà le pubblicazioni canoniche in parrocchia e, se necessario, invierà richiesta di pubblicazioni canoniche anche nella parrocchia dell’altro nubendo.

Solo quando saranno terminate le pubblicazioni canoniche e avrete ottenuto il “Certificato di avvenute pubblicazioni civili” valido 180 giorni, il Parroco vi consegnerà la pratica matrimoniale, in busta gialla opportunamente sigillata, che dovrà essere consegnata presso il nostro Ufficio Matrimoni in Vicariato (vedi indirizzo e orari qui). I documenti contenuti nella busta verranno controllati e se è tutto in ordine, il Sacerdote incaricato firmerà il Documento Finale (chiamato modello quattordici), che, dopo esser stato protocollato, vi verrà consegnato affinché lo possiate portare presso la Chiesa dove celebrerete il matrimonio (anche quando la Chiesa scelta è fuori Roma/Italia).

Con il parroco o il Rettore della Chiesa del matrimonio, preparerete invece la liturgia delle nozze, secondo il Rituale del matrimonio e le Norme Diocesane.

Per qualsiasi dubbio o problema, non esitate a rivolgervi al parroco, che contatterà per chiarimenti il nostro ufficio, o vi indirizzerà direttamente a noi o all’Ufficio Liturgico.

Viva gli sposi!

Per la scelta delle letture, sempre d’accordo col sacerdote che celebrerà il matrimonio, potete scegliere tra quelle approvate per il Rito del Matrimonio, che trovate qui. La seconda lettura si deve introdurre se la celebrazione avviene un giorno festivo, domenica oppure sabato pomeriggio. Per altre scelte previste, chiedete i particolari al  sacerdote celebrante.

Per favorire la partecipazione dei presenti al vostro matrimonio è consigliabile che preparate un libretto personalizzato; potete chiedere al parroco se vi può fornire un file che vi renda più semplice la preparazione del libretto.

Brevi indicazioni del Vicariato di Roma sulla pratica prematrimoniale…

 

 

DOCUMENTI NECESSARI PER LA PRATICA PREMATRIMONIALE

DOCUMENTI RELIGIOSI

Certificato di battesimo “uso matrimonio”.

Deve essere richiesto presso la parrocchia nella quale si è stati battezzati, facendo attenzione a specificare: “per uso matrimonio”. Tale specifica è importante poiché il certificato deve riportare le annotazioni a margine dell’atto di battesimo, ovvero le indicazioni sul conferimento della cresima, sulla celebrazione di un precedente matrimonio religioso – per cui vale come certificato di stato libero ecclesiastico – e altre note in calce. Anche questo documento ha validità di sei mesi.

Certificato di cresima.

Deve essere richiesto alla parrocchia nella quale si è ricevuta la cresima, ma solo se non risulta l’annotazione nel certificato di battesimo. Nel caso in cui tale documento fosse irreperibile potrà essere sostituito da una autodichiarazione giurata.

DOCUMENTI CIVILI

Certificato cumulativo: anagrafico di nascita, cittadinanza, residenza, stato civile. Tale certificato, indicato anche come “contestuale”, va consegnato all’autorità religiosa affinché possa acquisire elementi certi circa l’identità anagrafica dei nubendi e la loro libertà di stato. Il certificato va richiesto al Comune di residenza (per i residenti a Roma in un qualunque Municipio). 

Oppure tramite SPID collegandosi all’Anagrafica Nazionale Certificati – ANAGRAFE NAZIONALE (interno.it) motivando la richiesta “ONLUS” per scaricarli in esenzione da imposta di bollo. 

Casi particolari

Per i vedovi, stranieri3, divorziati da matrimonio civile e per coloro che hanno ricevuto la dichiarazione di nullità da un tribunale ecclesiastico, sono necessari ulteriori documenti: chiedete al parroco delucidazioni in merito al vostro caso.

1 I certificati emessi online: hanno la stessa validità di quelli rilasciati presso gli sportelli demografici; sono immediatamente disponibili nell’area riservata dell’utente dopo la richiesta e il pagamento, se dovuto; sono emessi esclusivamente in formato PDF; hanno un Codice Identificativo Unico (CIU) e un timbro digitale che ne garantisce l’unicità e l’integrità
2 SPID, Sistema Pubblico di Identità Digitale (www.spid.gov.it), è la soluzione che ti permette di accedere a tutti i servizi on line della Pubblica Amministrazione con un’unica Identità Digitale (username e password) utilizzabile da computer, tablet e smartphone.
3 Per i cittadini stranieri è necessario il Nulla osta al matrimonio, che si richiede al proprio Consolato. Passaporto, eventuale permesso di soggiorno e Nulla osta devono riportare gli stessi identici dati. La firma del Console va legalizzata per alcuni Paesi, mentre altri ne sono esenti: è dunque opportuno chiedere al proprio Consolato se esiste una Convenzione che esenti dalla legalizzazione. Se richiesta, la legalizzazione della firma del Console si esegue a via Ostiense 131/L (Prefettura) con una marca da bollo da € 14,62 (l’importo può essere aumentato nel frattempo e si consiglia dunque di verificarlo).

ALTRI DOCUMENTI IMPORTANTI PER IL COMPLETAMENTO DELLA PRATICA

Attestazione della frequenza di un corso di preparazione al matrimonio.

Prima della celebrazione del matrimonio i fidanzati sono tenuti a prendere parte ad uno specifico corso di preparazione che può essere frequentato in qualunque parrocchia. Al termine del corso va richiesto al parroco l’attestato di frequenza.

Stato libero ecclesiastico.

È necessario soltanto qualora uno dei due sposi dimori o abbia dimorato, dopo il 16° anno di età e per più di un anno, fuori dalla Diocesi di Roma. Viene generalmente redatto dal parroco che istruisce la pratica (o lui chiederà al parroco del precedente domicilio di fare tale documento convocando dei testimoni). Per la prova testimoniale di stato libero ecclesiastico sono necessari due testimoni per ogni nubendo, che lo conoscano da lungo tempo (es. genitori o fratelli) e che attestino che non abbia mai contratto matrimonio.

SVOLGIMENTO DELLA PRATICA PREMATRIMONIALE

APERTURA DELLA PRATICA

I nubendi, o anche uno soltanto dei due, devono presentarsi nella parrocchia in cui si svolge la pratica prematrimoniale, e dopo il primo colloquio con il parroco (con cui presumibilmente avranno già seguito il corso prematrimoniale), dovranno produrre almeno i seguenti documenti:

  • certificato di battesimo per “uso matrimonio”;
  • certificato di cresima (solo se l’avvenuta cresima non risulta annotata sul certificato di battesimo);
  • certificato di residenza, cittadinanza e stato libero (certificato cumulativo);
  • attestazione della frequenza al corso prematrimoniale (se è già stato frequentato).

In occasione dell’apertura della pratica prematrimoniale sarà opportuno fornire alcune informazioni non desumibili dai documenti ma necessarie per completare la pratica: data, parrocchia o chiesa/rettoria in cui si celebrerà il matrimonio e recapito telefonico dei nubendi.

Completata la raccolta dei documenti il parroco fisserà con i nubendi un appuntamento per il “giuramento” in chiesa.

GIURAMENTO IN CHIESA, RILASCIO DEL MODELLO X 4 E AFFISSIONE DELLE PUBBLICAZIONI RELIGIOSE

A differenza della precedente, per questa procedura è indispensabile la presenza di entrambi i nubendi. Il sacerdote a questo punto porrà separatamente a ciascuno dei nubendi una serie di domande, alle quali si risponderà sotto giuramento, al fine di accertare che non vi siano elementi di nullità (ad esempio si domanda se ci si sposa liberamente e per amore, etc.). Le risposte date al sacerdote, e da lui trascritte sul Modello I (Posizione matrimoniale), sono coperte dal segreto d’ufficio.

Al termine del giuramento il parroco esporrà le pubblicazioni religiose in parrocchia, da domenica a domenica compresa, e se necessario consegnerà ai nubendi le eventuali pubblicazioni da far esporre nelle rispettive parrocchie di residenza, nonché il Modello X (Richiesta di pubblicazioni da farsi alla Casa Comunale).

ESPOSIZIONE DELLE PUBBLICAZIONI RELIGIOSE E RICHIESTA DI APPUNTAMENTO PER QUELLE CIVILI

Le pubblicazioni religiose vanno portate per l’affissione alle parrocchie di appartenenza dei nubendi e consegnate ai parroci. Devono restare esposte per almeno otto giorni, comprensivi di due domeniche, al termine dei quali dovranno essere ritirate e riportate al parroco che istruisce la pratica.

Con il Modello X i nubendi5, muniti di documento di identità valido, devono recarsi presso l’Ufficio Pubblicazioni di Matrimonio del Municipio di residenza di entrambi o di uno dei due, e dovranno richiedere l’appuntamento per la redazione del verbale, previsto dal Nuovo Ordinamento di Stato Civile, D.P.R. 396/00 (per orari e telefoni consultare www.comune.roma.it).

In tale occasione viene fatto compilare6 ai nubendi il modello “Not/Pub” (Notizia di Pubblicazioni), un modulo di autocertificazione nel quale vengono inseriti i dati anagrafici richiesti: questi dati verranno poi verificati dal Comune. Per la verifica di tali dati anagrafici e della libertà di stato dal punto di vista civile, l’Ufficiale di Stato Civile dovrà poi richiedere ai Comuni di residenza (se diversi da Roma) i certificati contestuali di residenza, cittadinanza e stato libero e le copie integrali degli atti di nascita. L’acquisizione di tali documenti può richiedere per il Comune un po’ di tempo, ed è per questo motivo che si consiglia di iniziare la procedura almeno tre mesi prima la data del matrimonio.

ATTO DI PUBBLICAZIONE (IMPROPRIAMENTE DETTO “GIURAMENTO”) IN COMUNE

Acquisiti e verificati i dati, un impiegato del Comune chiamerà telefonicamente i nubendi e fisserà un appuntamento per redigere l’Atto di pubblicazione. E’ necessario esibire i documenti d’identità validi. Il Comune presso il quale sono state richieste le pubblicazioni civili che si occuperà di far effettuare le pubblicazioni anche presso l’altro Comune.

Compilato l’Atto di pubblicazione, il Comune di Roma esporrà le pubblicazioni sul portale internet:

http://www.servizi.comune.roma.it/servizianagrafici/pubblicazioniMatrimoniali/pages/ListaPrincipale.aspx

Le pubblicazioni verranno esposte on line per otto giorni di 24 ore; si attenderanno altri tre giorni per eventuali opposizioni e a questo punto potrà essere ritirato il Nulla osta dell’Ufficiale di Stato Civile, ovvero un certificato di avvenute pubblicazioni e di attestazione dell’assenza di opposizioni8. Potrà ritirarlo anche un incaricato, portando il tagliando che l’Ufficio ha rilasciato agli sposi, oppure munito di delega. Anche tale Nulla osta ha validità di sei mesi.

RITIRO DELLE PUBBLICAZIONI E COMPLETAMENTO DELLA PRATICA IN PARROCCHIA

Uno dei nubendi, o un suo delegato, dovrà ritirare:

  • le pubblicazioni nelle due parrocchie (se diverse da quella ove è stata avviata la pratica);
  • il Nulla osta dell’Ufficiale di Stato Civile, presso gli Ufficio del Comune.

Tali documenti devono essere consegnati alla parrocchia presso la quale è stata aperta la pratica. In questa occasione è indispensabile fornire l’indicazione della chiesa nella quale verrà celebrato il matrimonio, e della parrocchia alla quale tale chiesa appartiene, se si tratta di chiesa non parrocchiale. Qualora non fosse stato già fatto va consegnata l’attestazione della frequenza del corso prematrimoniale.

CONSEGNA DELLA PRATICA AL VICARIATO E RILASCIO DEL MODELLO XIV

La pratica, così completata, viene consegnata in busta chiusa agli interessati, i quali dovranno portarla all’Ufficio Matrimoni del Vicariato (piazza San Giovanni in Laterano, 6/a -lato obelisco -tel. 06698862350669886236 -0669886238 orario: lun/ven 8.30-13.00; mar/mer anche 14.00-17.00). Un impiegato dell’Ufficio controllerà la pratica e rilascerà agli sposi il Modello XIV (Stato dei documenti con licenza ad altro parroco e nulla osta dell’Ordinario), che consente di celebrare il matrimonio entro i sei mesi successivi.

4 Non si tratta di un Modello “misterioso” ma semplicemente del Modello n. 10: la “X” sta per “decimo”.
5 Il Modello X può essere consegnato anche da un solo nubendo, con delega dell’altro, o da un incaricato, che deve fornire i numeri di telefono e le carte di identità dei futuri sposi.
6 Si lavora con un programma on line: si inseriscono i dati e si firma la stampa della richiesta.
7 Da acquistare in tabaccheria.
8 Considerando i tempi tecnici, dal giorno in cui vengono esposte le pubblicazioni al giorno in cui viene consegnato il certificato possono trascorrere fino a quindici giorni.

CONSEGNA DEL MODELLO XIV ALLA CHIESA DOVE SI SVOLGERÀ IL MATRIMONIO E COMUNICAZIONE DEI TESTIMONI E DEL REGIME PATRIMONIALE SCELTO

Il Modello XIV va portato quindi alla chiesa nella quale si celebreranno le nozze (generalmente almeno due settimane prima la data scelta, salvo diversa indicazione) se invece si tratta di una chiesa situata in una diocesi diversa da quella di Roma (che si estende approssimativamente fino al GRA, inglobando Ostia), è necessario consegnare il Modello XIV con ulteriore anticipo, poiché dovrà essere vidimato anche dalla Curia vescovile del luogo dove si celebrerà il matrimonio.

Al parroco/rettore della Chiesa in cui vi sposerete (se non sarà lui ad assistere al matrimonio) dovrete poi comunicare il nome del vostro sacerdote amico che assisterà le vostre nozze. Con lui preparerete per tempo la liturgia del matrimonio.

Testimoni: devono essere maggiorenni e di cittadinanza italiana; non ci sono vincoli di tipo religioso; il numero minimo è di due, mentre il massimo è di quattro (due per lo sposo e due per la sposa). Quando si comunicano i nominativi è necessario fornire anche i dati anagrafici.

Scelta del regime patrimoniale: se non si danno indicazioni circa la scelta, gli sposi automaticamente saranno in comunione dei beni, a meno che non optino per la separazione dei beni e lo comunichino direttamente al parroco, che provvederà a scriverlo sul Registro di matrimonio.

Viva gli sposi!

VICARIATO DI ROMA

Ufficio Matrimoni

Da “Norme per la celebrazione del matrimonio in Roma”

Dieci regole per sposarsi in Chiesa…..

1. L’accoglienza dei nubendi è demandata esclusivamente al Parroco o al Rettore della Chiesa o ad altro sacerdote da loro delegato.

2. I Rettori di chiese, al momento della prenotazione della chiesa, che non dovrà superare un anno di attesa dalla celebrazione, invitino, i fidanzati a prendere contatto con i Parroci, che rilasceranno un attestato per presa visione.

3. I Rettori non chiedano ai nubendi alcun acconto per la prenotazione della celebrazione del matrimonio.

4. Nelle chiese in cui i matrimoni sono più frequenti non è consentito, senza eccezioni, celebrare più di tre matrimoni, da distribuire nella mattinata e nel pomeriggio. Tra la fine di una celebrazione e l’inizio dell’altra dovrà intercorrere almeno un’ora di tempo.

5. Il Rettore della chiesa ha l’obbligo di reperire il sacerdote celebrante.

6. La scelta del fiorista deve essere lasciata ai nubendi. Il fiorista deve accordarsi con il Rettore perché la decorazione floreale sia contenuta e sobria.

7. Anche la scelta del fotografo deve essere lasciata ai nubendi. I fotografi devono attenersi al rispetto delle norme, sotto la responsabilità del Rettore.

8. Per le spese della celebrazione del matrimonio nella parrocchia dello sposo o della sposa, non si ritiene opportuno fissare una somma precisa. Gli sposi si regoleranno secondo la propria sensibilità e generosità.

9. Per la celebrazione del matrimonio fuori parrocchia, il contributo per le spese, nella misura determinata dal Vicariato (*) che non deve essere mai superata per alcun motivo, sarà richiesto agli sposi dal Rettore della chiesa ove avviene la celebrazione.

10. Il compenso per la prestazione dell’organista resta a carico degli sposi.

….. perché il matrimonio sia un atto ecclesiale e annuncio della fede della Chiesa.

(*) La cifra è attualmente di 270 €, che comprende le tasse amministrative della pratica matrimoniale che il parroco deve versare al Vicariato. Nulla vieta che liberamente gli sposi facciano una offerta superiore se così lo desiderano.