VIA CRUCIS
meditata con Sant’Alfonso Maria de Liguori
Clementissimo Gesù, prostrato umilmente ai tuoi piedi santissimi, ti domando con tutto il cuore perdono dei miei peccati che io piango e detesto, specialmente perché offendono la tua infinita bontà. Propongo di voler piuttosto morire che offenderti; anzi prometto di volerti amare sopra ogni cosa fino alla morte.
PRIMA STAZIONE
GESÙ È CONDANNATO A MORTE
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua santa Croce hai redento il mondo
Dal Vangelo secondo Marco (15, 12-15):
Pilato replicò: «Che cosa farò dunque di quello che voi chiamate il re dei Giudei?». Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!». Ma Pilato diceva loro: «Che male ha fatto?». Ma essi gridarono ріù forte: «Crocifiggilo!». E Pilato, volendo dare soddisfazione alla moltitudine, rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.
Considera come Gesù Cristo dopo essere stato flagellato e coronato di spine fu ingiustamente condannato da Pilato a morire crocifisso. – Adorato mio Gesù, non fu Pilato, ma furono i miei peccati che ti condannarono a morte. Per il merito di questo doloroso viaggio ti prego di assistermi nel viaggio che l’anima mia sta facendo verso l’eternità.
S: Io ti amo, Gesù mio, più di me stesso, mi pento con tutto il cuore di averti offeso.
T: Perdonami e non permettere che mi separi da te. Fa’ che sempre ti ami e poi disponi di me come ti piace.
(Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre).
T: Signore abbi pietà e misericordia di noi e del mondo intero.
CANTO
Signore ascolta: Padre perdona!
Fà che vediamo il tuo amore.
A te guardiamo Redentore nostro
da te speriamo gioia di salvezza,
fà che troviamo grazia di perdono.
SECONDA STAZIONE
GESÙ È CARICATO DELLA CROCE
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua santa Croce hai redento il mondo
Dal Vangelo secondo Matteo (27,31):
Dopo averlo così schernito, lo spogliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo.
Considera come Gesù Cristo camminando in questo viaggio con la croce sulle spalle pensava a te e offriva per te a Dio la morte che andava a patire. – Amabilissimo Gesù mio, io abbraccio tutte le tribolazioni che mi hai destinato fino alla morte. Ti prego per il merito della pena che soffristi nel portare la croce di aiutarmi a portare la mia con perfetta pazienza e rassegnazione.
S: Io ti amo, Gesù mio, più di me stesso, mi pento con tutto il cuore di averti offeso.
T: Perdonami e non permettere che mi separi da te. Fa’ che sempre ti ami e poi disponi di me come ti piace.
(Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre).
T: Signore abbi pietà e misericordia di noi e del mondo intero.
CANTO
Ti saluto, o croce santa,
che portasti il redentor;
gloria, lode, onor ti canta
ogni lingua ed ogni cuor.
Sei vessillo glorioso di Cristo,
sei salvezza del popol fedel.
Grondi sangue innocente sul tristo
che ti volle martirio crudel.
TERZA STAZIONE
GESÙ CADE LA PRIMA VOLTA
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua santa Croce hai redento il mondo
Dal libro del profeta Isaia (53,4a.5a):
Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori. Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità.
Considera questa prima caduta di Gesù Cristo sotto la croce. Aveva le carni tutte lacerate dai flagelli, la testa coronata di spine e aveva perso molto sangue, per cui era così debole che appena poteva camminare; portava poi quel gran peso sulle spalle, i soldati gli davano spinte e così più volte cadde in questo viaggio. – Amato mio Gesù, non è il peso della croce, ma quello dei miei peccati che ti fa patire tante pene. Deh! Per il merito di questa prima caduta liberami dal cadere in peccato mortale.
S: Io ti amo, Gesù mio, più di me stesso, mi pento con tutto il cuore di averti offeso.
T: Perdonami e non permettere che mi separi da te. Fa’ che sempre ti ami e poi disponi di me come ti piace.
(Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre).
T: Signore abbi pietà e misericordia di noi e del mondo intero.
CANTO
Purificami o Signore
sarò più bianco della neve.
Pietà di me o Dio nel tuo amore
nel tuo affetto cancella il mio peccato
e lavami da ogni mia colpa,
purificami da ogni mio errore.
QUARTA STAZIONE
GESÙ INCONTRA SUA MADRE
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua santa Croce hai redento il mondo
Dal Vangelo secondo Luca (2,34-35):
Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima».
Considera l’incontro che ebbero in questo viaggio il Figlio con la sua Madre. Si guardarono insieme Gesù e Maria e i loro sguardi divennero come tante saette, con cui si ferirono i loro Cuori innamorati. – Amatissimo Gesù mio, per la pena che provasti in questo incontro, concedimi la grazia di essere vero devoto della tua SS. Madre. E tu, Regina mia addolorata, ottienimi con la tua intercessione una continua e amorosa memoria della Passione del tuo Figlio.
S: Io ti amo, Gesù mio, più di me stesso, mi pento con tutto il cuore di averti offeso.
T: Perdonami e non permettere che mi separi da te. Fa’ che sempre ti ami e poi disponi di me come ti piace.
(Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre).
T: Signore abbi pietà e misericordia di noi e del mondo intero.
CANTO
Donaci, Signore, un cuore nuovo:
poni in noi, Signore, uno spirito nuovo.
- Metterò la mia legge in loro
e la scriverò nei loro cuori.
Io sarò loro Dio
ed essi saranno mio popolo.
QUINTA STAZIONE
GESÙ È AIUTATO DA SIMONE DI CIRENE
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua santa Croce hai redento il mondo
Dal Vangelo secondo Luca (23,26):
Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù.
Considera come vedendo i Giudei che Gesù per la debolezza a ogni passo quasi spirava l’anima, temendo che morisse per la via, essi che volevano vederlo morto con la morte infame di croce, costrinsero Simone di Cirene a portare la croce dietro al Signore. – Dolcissimo Gesù mio, non voglio come il Cireneo rifiutare la croce, io la abbraccio e la accetto; accetto specialmente la morte che mi è destinata con tutte le pene che l’accompagneranno; la unisco alla tua morte e te la offro. Tu sei morto per mio amore, io voglio morire per tuo amore e per farti piacere. Aiutami con la tua grazia.
S: Io ti amo, Gesù mio, più di me stesso, mi pento con tutto il cuore di averti offeso.
T: Perdonami e non permettere che mi separi da te. Fa’ che sempre ti ami e poi disponi di me come ti piace.
(Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre).
T: Signore abbi pietà e misericordia di noi e del mondo intero.
CANTO
Ti saluto, o croce santa,
che portasti il redentor;
gloria, lode, onor ti canta
ogni lingua ed ogni cuor.
Sei vessillo glorioso di Cristo,
sei salvezza del popol fedel.
Grondi sangue innocente sul tristo
che ti volle martirio crudel.
SESTA STAZIONE
GESÙ È ASCIUGATO DALLA VERONICA
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua santa Croce hai redento il mondo
Dal libro del profeta Isaia (53,2b.3):
Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia.
Considera come la santa donna Veronica vedendo Gesù così affannato e con il volto bagnato di sudore e di sangue, gli porse un lino e asciugandosi con quello nostro Signore vi lasciò impressa la sua sacra immagine. – Diletto mio Gesù, il tuo volto prima era bello, ma in questo viaggio non appare più bello, ma tutto deformato dalle ferite e dal sangue. Ohimè! Anche l’anima mia fu bella, quando ricevette la tua grazia nel Battesimo; ma io l’ho deformata poi con i miei peccati. Tu solo, mio Redentore, puoi restituirle l’antica bellezza: fallo per la tua Passione.
S: Io ti amo, Gesù mio, più di me stesso, mi pento con tutto il cuore di averti offeso.
T: Perdonami e non permettere che mi separi da te. Fa’ che sempre ti ami e poi disponi di me come ti piace.
(Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre).
T: Signore abbi pietà e misericordia di noi e del mondo intero.
CANTO
Purificami o Signore
sarò più bianco della neve.
Crea in me o Dio un cuore puro
rinnova in me uno Spirito fermo
non cacciarmi lontano dal tuo volto
non mi togliere il Tuo Spirito di santità.
SETTIMA STAZIONE
GESÙ CADE LA SECONDA VOLTA
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua santa Croce hai redento il mondo
Dalla prima lettera di San Pietro apostolo (2,22-24):
Egli non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca, oltraggiato non rispondeva con oltraggi, e soffrendo non minacciava vendetta, ma rimetteva la sua causa a colui che giudica con giustizia. Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia.
Considera la seconda caduta di Gesù sotto la croce, con la quale si rinnova all’afflitto Signore il dolore di tutte le ferite del suo venerando capo e di tutte le altre sue sacre membra. – Mansuetissimo Gesù mio, quante volte mi hai perdonato e io sono tornato a cadere ad offenderti! Deh! Per il merito di questa nuova caduta, aiutami a perseverare nella tua grazia fino alla morte; fa’ che in tutte le tentazioni che mi assaliranno, io sempre mi raccomandi a te.
S: Io ti amo, Gesù mio, più di me stesso, mi pento con tutto il cuore di averti offeso.
T: Perdonami e non permettere che mi separi da te. Fa’ che sempre ti ami e poi disponi di me come ti piace.
(Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre).
T: Signore abbi pietà e misericordia di noi e del mondo intero.
CANTO
Il Signore è la mia salvezza
e con lui non temo più,
perchè ho nel cuore la certezza,
la salvezza è qui con me!
Ti lodo, Signore, perché
un giorno eri lontano da me,
ora invece sei tornato
e mi hai presso con te.
OTTAVA STAZIONE
GESÙ INCONTRA LE DONNE DI GERUSALEMME
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua santa Croce hai redento il mondo
Dal Vangelo secondo Luca (23,27-29):
Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù voltandosi verso le donne, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato».
Considera come le donne vedendo Gesù Cristo così affannato e che perdeva sangue lungo la via, piangevano per compassione; ma Gesù disse loro: Non piangete su di me, ma sui vostri figli. – Addolorato mio Gesù, io piango le offese che ti ho fatto, per le pene da me meritate, ma più per il disgusto che ho dato a te che tanto mi hai amato. Non tanto l’inferno quanto il tuo amore mi fa piangere i miei peccati.
S: Io ti amo, Gesù mio, più di me stesso, mi pento con tutto il cuore di averti offeso.
T: Perdonami e non permettere che mi separi da te. Fa’ che sempre ti ami e poi disponi di me come ti piace.
(Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre).
T: Signore abbi pietà e misericordia di noi e del mondo intero.
CANTO
Signore, dolce volto di pena e di dolor.
O volto pien di luce, colpito per amor.
Avvolto nella morte perduto sei per noi.
Accogli il nostro pianto o nostro Salvator.
NONA STAZIONE
GESÙ CADE LA TERZA VOLTA
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua santa Croce hai redento il mondo
Dal libro del profeta Isaia (53,7.12b):
Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì bocca, era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca. Egli ha consegnato se stesso alla morte ed è stato annoverato fra gli empi, mentre egli portava il peccato di molti e intercedeva per i peccatori.
Considera la terza caduta di Gesù Cristo. Era troppa la debolezza di Gesù e troppa era la crudeltà dei carnefici, i quali volevano che affrettasse i passi, quando appena aveva la forza di camminare. – Strapazzato mio Gesù, per il merito della debolezza che volesti patire nel viaggio al Calvario, dammi forza bastante a vincere tutti i rispetti umani e tutti i miei malvagi appetiti, che in passato mi hanno indotto a disprezzare la tua amicizia.
S: Io ti amo, Gesù mio, più di me stesso, mi pento con tutto il cuore di averti offeso.
T: Perdonami e non permettere che mi separi da te. Fa’ che sempre ti ami e poi disponi di me come ti piace.
(Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre).
T: Signore abbi pietà e misericordia di noi e del mondo intero.
CANTO
Ti saluto, o croce santa,
che portasti il redentor;
gloria, lode, onor ti canta
ogni lingua ed ogni cuor.
O Agnello divino immolato
sull’altar della croce, pietà!
Tu che togli dal mondo il peccato,
salva l’uomo che pace non ha.
DECIMA STAZIONE
GESÙ È SPOGLIATO DELLE SUE VESTI
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua santa Croce hai redento il mondo
Dal Vangelo secondo Giovanni (19,23-24):
I soldati poi presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cucitura, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: «Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca.
Considera come venendo Gesù spogliato dai carnefici con violenza, poiché la veste si era attaccata alle carni lacerate dai flagelli, nell’essergli strappata gli fu strappata anche la pelle. – Compatisci il tuo Signore e digli: Innocente mio Gesù, per il merito del dolore che allora sentisti, aiutami a spogliarmi di tutti gli affetti alle cose di questa terra, affinché io riponga tutto il mio amore in te, che sei così degno di essere amato.
S: Io ti amo, Gesù mio, più di me stesso, mi pento con tutto il cuore di averti offeso.
T: Perdonami e non permettere che mi separi da te. Fa’ che sempre ti ami e poi disponi di me come ti piace.
(Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre).
T: Signore abbi pietà e misericordia di noi e del mondo intero.
CANTO
Signore ascolta: Padre perdona!
Fà che vediamo il tuo amore.
A te guardiamo Redentore nostro
da te speriamo gioia di salvezza,
fà che troviamo grazia di perdono.
UNDICESIMA STAZIONE
GESÙ È INCHIODATO SULLA CROCE
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua santa Croce hai redento il mondo
Dal Vangelo secondo Luca (23,33-34a):
Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno».
Considera come Gesù gettato sulla croce stende le mani e offre all’Eterno Padre il sacrificio della sua vita per la nostra salvezza. Lo inchiodano quei barbari e poi alzando la croce lo lasciano a morire di dolore su quel patibolo infame. – Disprezzato mio Gesù, inchioda questo mio cuore ai tuoi piedi, affinché resti lì per sempre ad amarti e non ti lasci più.
S: Io ti amo, Gesù mio, più di me stesso, mi pento con tutto il cuore di averti offeso.
T: Perdonami e non permettere che mi separi da te. Fa’ che sempre ti ami e poi disponi di me come ti piace.
(Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre).
T: Signore abbi pietà e misericordia di noi e del mondo intero.
CANTO
Donaci, Signore, un cuore nuovo:
poni in noi, Signore, uno spirito nuovo.
Metterò la mia legge in loro
e la scriverò nei loro cuori.
Io sarò loro Dio
ed essi saranno mio popolo.
DODICESIMA STAZIONE
GESÙ MUORE SULLA CROCE
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua santa Croce hai redento il mondo
Dal Vangelo secondo Giovanni (19, 26-30): Gesù vide sua madre e, accanto a lei il discepolo preferito. Allora disse a sua madre: «Donna, ecco tuo figlio». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre». Da quel momento il discepolo la prese a casa sua. Sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse, per adempiere la Scrittura: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno d’aceto, posero perciò una spugna imbevuta d’aceto in cima ad una canna e gliela accostarono alla bocca. E, dopo aver ricevuto l’aceto, Gesù disse: «Tutto è compiuto!». E, chinato il capo, emise lo spirito.
Considera come il tuo Gesù dopo tre ore di agonia sulla croce, finalmente consumato dai dolori si abbandona con il corpo, china la testa e muore. – O morto mio Gesù, bacio intenerito codesta croce, ove per me sei morto. Io per i miei peccati ho meritato di fare una cattiva morte; ma la tua morte è la mia speranza. Per i meriti della tua morte concedimi la grazia di morire abbracciato ai tuoi piedi e ardendo d’amore per te. Nelle tue mani raccomando l’anima mia.
S: Io ti amo, Gesù mio, più di me stesso, mi pento con tutto il cuore di averti offeso.
T: Perdonami e non permettere che mi separi da te. Fa’ che sempre ti ami e poi disponi di me come ti piace.
(Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre).
T: Signore abbi pietà e misericordia di noi e del mondo intero.
CANTO
Signore ascolta: Padre perdona!
Fà che vediamo il tuo amore.
Ti confessiamo ogni nostra colpa;
riconosciamo ogni nostro errore;
e ti preghiamo: dona il tuo perdono.
TREDICESIMA STAZIONE
GESÙ È DEPOSTO DALLA CROCE
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua santa Croce hai redento il mondo
Dal Vangelo secondo Marco (15,43-46a):
Giuseppe di Arimatea, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù. Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, lo interrogò se fosse morto da tempo. Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. Egli, allora, comprato un lenzuolo, lo calò giù dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia.
Considera come essendo già spirato il Signore, lo calarono dalla croce due suoi discepoli, Giuseppe e Nicodemo, e lo riposero in braccio all’afflitta Madre, la quale con tenerezza lo accolse e se lo strinse al seno. – O Madre addolorata, per amore di questo Figlio, accettami per tuo servo e pregalo per me. E tu, mio Redentore, giacché per me sei morto, accettami ad amarti, mentre io solo te voglio e niente più.
S: Io ti amo, Gesù mio, più di me stesso, mi pento con tutto il cuore di averti offeso.
T: Perdonami e non permettere che mi separi da te. Fa’ che sempre ti ami e poi disponi di me come ti piace.
(Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre).
T: Signore abbi pietà e misericordia di noi e del mondo intero.
CANTO
Purificami o Signore
sarò più bianco della neve.
Crea in me o Dio un cuore puro
rinnova in me uno Spirito fermo
non cacciarmi lontano dal tuo volto
non mi togliere il Tuo Spirito di santità.
QUATTORDICESIMA STAZIONE
GESÙ È SEPOLTO
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua santa Croce hai redento il mondo
Dal Vangelo secondo Giovanni (19,41-42):
Nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto. Là dunque deposero Gesù.
Considera come i discepoli portarono a seppellire Gesù già morto, accompagnato ancora dalla sua santa Madre, la quale lo accomodò nel sepolcro con le sue stesse mani. Quindi chiusero il sepolcro e di là tutti si allontanarono. – Ah! Gesù mio, seppellito, bacio questa pietra, che ti racchiuse. Ma di là dopo tre giorni risorgesti; ti prego per la tua Risurrezione di farmi risorgere nel giorno finale con te glorioso, per venire a stare sempre unito a te in cielo a lodarti e amarti per sempre.
S: Io ti amo, Gesù mio, più di me stesso, mi pento con tutto il cuore di averti offeso.
T: Perdonami e non permettere che mi separi da te. Fa’ che sempre ti ami e poi disponi di me come ti piace.
(Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre).
T: Signore abbi pietà e misericordia di noi e del mondo intero.
CANTO
1. Il Signore è la luce che vince la notte.
Gloria, gloria, cantiamo al Signore. (2x)
2. Il Signore è la voce che umilia il silenzio.
3. Il Signore è la vita che vince la morte.
4. Il Signore è il coraggio che umilia il terrore.
5. Il Signore è la grazia che vince il peccato.
6. Il Signore è la gioia che vince l’angoscia.
7. Il Signore è la pace che vince la guerra.
QUINDICESIMA STAZIONE
GESÙ È RISORTO
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: “Pace a voi!”. Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore (Gv 20,19-20).
La morte non segna la fine, è immergersi in Cristo che emerge da morte, e che apre alla Vita infinita. Il Signore ci renda testimoni d’amore, capaci di scendere ad annunciare, con la nostra vita, che è finita ogni schiavitù, e che possiamo entrare nella Terra Promessa.
Già ora, ogni atto d’amore, è passaggio dalla morte alla vita. Già ora possiamo pregustare e far pregustare lo splendido momento dell’ingresso nella Terra dell’amore infinito di Dio. Già ora vogliamo assaggiare la vita in pienezza, di ciò che chiamiamo Misericordia, in ogni attenzione che diamo ai fratelli che cercano Gioia.
Tutti: A te, Gesù, Vita e Resurrezione nostra, lode e onore nei secoli dei secoli. Amen.
CONCLUSIONE
C: Preghiamo
Signore, al termine di questa Via Dolorosa, ascolta la nostra preghiera e fa che accogliendo il tuo immenso amore, che nel mistero della croce trova il suo culmine, per l’intercessione della Beata Vergine Maria, possiamo gustare pienamente i benefici della redenzione. A te la lode e la gloria per tutti i secoli dei secoli.
Assemblea: Amen.
C: Il Signore sia con voi.
T: : E con il tuo spirito.
C: Vi benedica Dio onnipotente, + Padre e Figlio e Spirito Santo.
T: Amen.
C: La croce di Cristo è la nostra salvezza. Andate in pace.
T: Rendiamo grazie a Dio.
CANTO
Il Signore è la mia salvezza
e con lui non temo più,
perché ho nel cuore la certezza,
la salvezza è qui con me!
Ti lodo, Signore, perché
un giorno eri lontano da me,
ora invece sei tornato
e mi hai presso con te.
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Con la Via Crucis
si ottiene l’indulgenza plenaria
alle solite condizioni:
Confessione, Comunione, preghiera per il Santo Padre …